Cos'è il coinvolgimento?
Immaginiamo una linea continua che va dal Totale Coinvolgimento alla Totale Esclusione, dove vi collocate voi?
Siete quelli del “sempre assieme e comunque”, o “a ciascuno il suo”?
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Uno che si sente soffocare |
Uno che si alza dal letto
la mattina e non
riconosce
chi ha accanto |
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Il Coinvolgimento Totale, è un’arma a doppio taglio: da un lato la condivisione totale è un collante, permette una facile fusione; dall’altro lato il sentirsi tutt’uno con l’altro significa anche annullare le proprie diversità.
Le coppie che si abbandonano ad uno “stare insieme sempre e comunque” a lungo andare possono soffrire di asfissia e di mancanza di indipendenza ed individualità.
E' probabile che i due si reprimano gli spazi a vicenda e talvolta il tutto è colorato o causato da una forte gelosia e/o possessività.
Non è detto che il nostro partner debba essere onnipresente nella nostra vita.
Permettere all’altro di condividere le giuste esperienze con noi può fortificare il rapporto di coppia e può mettere in luce alcuni aspetti dell’altro che potevano essere ignorati.
Le coppie invece, che si trovano all’estremo opposto, nella Totale esclusione, vivono una totale indipendenza che a lungo andare genererà due estranei.
Condividendo poco e niente col tuo partner rischi di non conoscerlo a fondo.
L’abitudine ad escludere l’altro dalle proprie amicizie, dai propri interessi, o dal proprio mondo è prassi consolidata.
Pensiamo erroneamente che coinvolgere l’altro in tutte le nostre esperienze di vita può esporci troppo, rendendoci vulnerabili; o semplicemente desideriamo che l’altro ne “stia fuori” perché vogliamo che qualcosa sia solamente nostro.
Il timore di essere scoperti nella propria intimità o nella propria fragilità, è forte; così come è forte la reticenza di farsi osservare in mondi in cui ci sentiamo a nostro agio e in cui non per forza dobbiamo “apparire”.
La soluzione, come è facile da intuire, sta nel mezzo.