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Una riflessione sul rapporto tra giovani e tecnologia proposta dal filosofo Galimberti all'interno dell'intervista di Nino Luca per CorriereTV. "Il filosofo e saggista: «Allontanarli dagli smartphone? Inutile, la tecnica è già diventata soggetto della storia e noi siamo diventati il funzionario dell’apparato tecnico» |
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"..Proviamo a capire nostro figlio, che cos’ha da dire, cosa prova e cosa può preoccuparlo, ascoltiamolo. Mettiamolo al centro dei nostri pensieri e accogliamo tutto ciò vorrà condividere, solo così saremo adulti davvero autorevoli e potremo fare “prevenzione” |
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Perché i genitori di oggi sono, anche troppo, presenti nella vita dei figli? Perché fanno così fatica a lasciarli crescere e uscire dalla famiglia?
Riprendendo l’argomento del mese scorso, oggi analizzeremo i ruoli dei padri e delle madri di oggi,
come sono le relazioni intrafamiliari nei nuovi assetti familiari. |
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In questo caldo mese estivo proviamo a comprendere le trasformazioni che la famiglia ha subito in questi ultimi 50 anni.
Perché i genitori di oggi sono, anche troppo, presenti nella vita dei figli? Perché fanno così fatica a lasciarli crescere e uscire dalla famiglia? Ecco che ci capita di incontrare genitori con tanto di fiori e bottiglie di spumante ad aspettare trepidamente i loro pargoli all’uscita degli esami di maturità; ecco che le mamme di oggi creano gruppi whatsapp come genitori di figli all’università; ecco che i primi amori dei loro figli sono inglobati nella famiglia ( anche se minorenni) e trascorrono le vacanze con i genitori di lui o di lei… e potremmo continuare. Scopriamo quali possono essere le ragioni di tali cambiamenti. |
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Gli adulti comprendono davvero le esigenze degli adolescenti? Lo svela il sondaggio Con i Bambini – Demopolis che ha ascoltato ragazze e ragazzi tra 14 e 17 anni, i genitori, gli insegnanti e gli educatori.
I ragazzi? Non li conosciamo. Abbiamo preconcetti che non corrispondono affatto alla realtà, o per lo meno all'idea che hanno di loro stessi. E dunque non li capiamo. È questo il dato più rilevante che emerge dal sondaggio promosso dall'impresa sociale Con i Bambini nell'abito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e realizzato dall'istituto Demopolis. Sono stati ascoltati in parallelo un campione nazionale di adolescenti (1.080 intervistati fra i 14 e i 17 anni), un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne (2.820 intervistati) e un target di genitori (800), insegnanti (260), educatori e rappresentanti del Terzo Settore (298). Un confronto tra generazioni, dunque, che fotografa una distanza ampia e rileva un dato particolarmente allarmante: gli insegnanti non sono più un punto di riferimento per i ragazzi. Appena il 3% dei giovanissimi, se avesse un problema, ne parlerebbe con un docente. |
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