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L'ansia da prestazione

L’ansia da prestazione è una situazione per cui l’uomo, prima del rapporto sessuale, comincia a pensare a come potrà soddisfare la propria partner durante l’atto imminente, e , soprattutto, se lei sarà sufficientemente appagata dalla “prestazione”.

L’ansia prima di un rapporto è normale che sia presente, questo stato paradossalmente è utile al fine di migliorare la prestazione, il sangue viene così “sequestrato” dagli organi meno “nobili” per essere inviato in circolo, il cuore infatti aumenta i battiti per una miglior circolazione e siamo “tesi” al fine di superare l’ostacolo (pensate a cosa vi capita prima di un esame, sia scolastico, sia per la patente…).

Il problema subentra quando tutte le caratteristiche sopra elencate sono talmente forti che invece di aiutarci a superare l’ostacolo ci impediscono addirittura di affrontarlo, infatti sarebbe quasi meglio parlare di “angoscia da prestazione”.

Spesso infatti l’ansia da prestazione si manifesta con i primi rapporti, ma non solo...
In poche parole per noi maschi le paure della prima volta rimangono invariate nel tempo dato che sono legate alla riuscita o meno della nostra performance:

  • sarò all’altezza?
  • cosa penserà di me se non sarò abbastanza virile?
  • durerò abbastanza?
  • mi prenderà per impotente?
  • è normale?

sono le domande più frequenti, domande alle quali ovviamente non si può avere una risposta, quantomeno immediata, e che fanno aumentare il livello di angoscia fino a creare una mancata erezione e il fallimento del rapporto sessuale.

Anche la paura di cosa possa pensare la partner è fondamentale, ci si assoggetta al giudizio dell’altro “in toto”.
Durante il rapporto sessuale, si è infatti nudi, non solo in senso fisico ma anche emozionale, la carnalità dell’atto ci riporta un po' a livelli meno razionali, più istintivi, se ciò accade l’ansia da prestazione  alimenta un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.

E allora che fare?
Bisogna cercare di lasciarsi andare, pensare meno e agire più istintivamente.
Sappiate che se non avete problemi fisici documentati è inutile ricorrere a farmaci specifici, né migliorano le vostre prestazioni né le dimensioni, ma il problema resterebbe perché la causa reale è costituita dai vostri pensieri.

Parlatene quindi, senza vergogna, con la vostra partner. Molto spesso il dialogo, anche se inizialmente può risultare difficile, aiuta più di qualsiasi altra terapia o farmaco.
Oppure parlane con i tuoi genitori o con un operatore del consultorio, sapranno tranquillizzarti sulla natura del tuo problema.
Vieni al consultorio!