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Adolescenti e attività fisica: come incoraggiarli a continuare

Dopo un'intera infanzia passata tra piscine, campi di calcio e palestre, arrivati alla pubertà o all'adolescenza moltissimi ragazzi smettono di fare sport. Addirittura i dati ci dicono che il drop-out, cioè l'abbandono dell'attività sportiva, riguarda il 30-40% dei ragazzi tra i 13 ed i 14 anni con punte molto più elevate tra le ragazze. Sembra che nessuno provi a mettere un freno al fenomeno, né la scuola, né la famiglia.
Ma, perché è importante fare sport in adolescenza? L'attività fisica aiuta a controllare il peso, combatte le condizioni di salute e le malattie, migliora l'umore, aumenta l'energia e favorisce un sonno migliore. Molti studi rivelano che praticare uno sport può aumentare le capacità cerebrali e migliorare le performance scolastiche. I bambini ed i ragazzi che praticano regolarmente sport hanno una maggior velocità di elaborazione cognitiva e ottengono risultati migliori nei test accademici rispetto ai ragazzi meno attivi. Ciò accade non solo perché lo sport aumenta l'afflusso di sangue al cervello, ma anche perché richiede di pensare, fare strategie e di mantenere la mente acuta e vigile.
Lo sport insegna a giocare in modo corretto, rispettando le regole condivise, e a rispettare i giocatori della squadra avversaria. Inoltre lo sport di squadra insegna che è importante fare gioco assieme ai compagni per raggiungere un obiettivo comune.
Poi, secondo uno studio, gli adolescenti che praticano sport svilupperanno più facilmente la capacità di leadership, lavorano meglio in squadra. Quindi lo sport in adolescenza offre dei vantaggi anche sul piano occupazionale e professionale per tutta la vita.
Infine lo sport favorisce la nascita di nuove amicizie e fare attività fisica regolarmente richiede agli adolescenti di sviluppare due abilità importanti: concentrazione e gestione del tempo per riuscire a conciliare impegni sportivi e scolastici.
Perché gli adolescenti abbandonano lo sport? Diverse sono le possibili cause. Innanzi tutto la scuola superiore italiana non favorisce lo sport, anzi sembra svantaggiare chi fa agonismo. La scuola invece potrebbe sopperire alle mancanze della famiglia offrendo palestre e spazi adeguati per fare attività sportiva, così come docenti e allenatori preparati. Invece sempre più spesso l'attività motoria viene relegata agli ultimi posti dell'orario scolastico e in molti casi, proprio a causa delle carenze strutturali, si limita alla teoria fatta in classe.
Non va sottovalutato nemmeno l'impatto che videogiochi, social network e internet hanno nella vita quotidiana degli adolescenti che, proprio anche grazie a questi strumenti, possono mantenersi in contatto, vivere emozioni ed avere una vita "sociale" con amici e coetanei stando semplicemente seduti sul divano.